lunedì 26 novembre 2007

Croazia

Croazia 2004 - M. Caciolli (Eos 3000N)


Torniamo a parlare della Croazia focalizzandoci questa volta sull'arcipelago delle Kornati.
Dopo aver letto sulla guida di questo gruppo di isole di assoluta e selvaggia bellezza, decidiamo di provare l'effetto di visitare un luogo ancora incontaminato, affascinati anche dal fatto che tale arcipelago è possibile conoscerlo solo attraverso un' imbarcazione e una guida.
E ancora una volta le nostre aspettative non sono state deluse; l'arcipelago delle Kornati altro non è che un'insieme di baie cristalline che si incuneano all'interno di piccole montagne in un mare azzurro dal fondale variopinto.
Passare accanto a questi cono verdi in mezzo all'azzurro del mare è come visitare un altro pianeta, dove il silenzio regna sovrano, rotto soltanto dal debole tossichhiare della barca, dallo stridere degli uccelli e dal sibilo leggero del vento che increspa il mare formando piccole creste spumose.
La vegetazione è scarsa, ma è proprio questa sua immagine quasi brulla a rendere le isole affascinanti e maestose, soprattutto quando la barca accosta a ripide pareti scure che sembrano ergersi dal mare come monito per i navigatori.
Racconta una antica leggenda dalmata che il Signore le creò per ultime, come sigillo alla sua opera.
E le fece "con lacrime di stelle e respiro di mare".
“… Onde che i capricci del vento e dei secoli hanno trasformato in pietra, marosi finalmente placati, tutta la potenza della natura che per un istante eterno si ferma, si paralizza…”
Ecco, le Kornati, un pugno di isole sparse lunga la costa, isole diverse da tutte le altre, scabre, essenziali, brulle, solitarie, arroganti e piene di pace.

Qui si mescolano leggende truci di pirati, favole tenere di pescatori e storie di pesche miracolose, di branzini, triglie, sarde e dentici che pare quasi vogliano gettarsi da soli nelle reti dei pescatori.
E mentre i cormorani e i colombi selvatici dormono nei loro nidi in alto sugli speroni di roccia e il vento soffia leggero su quelle terre magiche, il sole illumina con i suoi ultimi raggi quel mare calmo che si infrange lento e ritmato come se volesse intonare un dolce canto notturno….
"Lacrime di stelle e respiro di mare" diceva una leggenda ...


Marco & Ilaria



giovedì 22 novembre 2007

CROAZIA

Croazia 2004 - M. Caciolli (Eos 3000N)


Estate 2004: ormai per la quarta volta ripartiamo alla volta di questo strano paese, che già nei tre anni precedenti ci aveva accolto con la sua bellezza marittima così perfetta da dubitare in qualche caso perfino della sua esistenza.
Ormai ci restano pochi luoghi da visitare, ma come al solito rimaniamo colpiti dalla straordinaria natura che ci circonda.
Isole dal mare cristallino, fondali trasparenti, parchi naturali di rara ed incomparbile bellezza, cascate in mezzo ad una natura riglogliosa.... questo è la Croazia, oltre a città che manifestano tutta la loro povertà e decadenza. Un misto di gioia e sofferenza, di sole e tenebra.
Ma è proprio questa sua dicotomia che la rende così particolare, e viaggiando da un luogo all'altro puoi renderti conto di come lo stesso paesaggio possa subire variazioni improvvise come un anima vivente che passi dal blu al nero.
La selvaggia bellezza dei parchi naturali di Plitvice, dove l'acqua regna incontrastata in mezzo alle foreste, alla arida meraviglia delle isole dell'arcipelago del Quarnaro, passando per le Kornati, l'arcipelago dei sogni, dove la natura è ancora incontaminata e il passaggio dell'uomo si nota appena.... Pesci variopinti popolano le acque azzurre del mare la dove esso lambisce le scoscese scogliere delle isole, e dove ripide e strette strade corrono da un fianco all'altro come serpenti addormentati dal caldo sole del Mediterraneo.... Città addormentate sul lungo litorale, dove la storia si confonde con la calda atmosfera del luogo, dove il turista gira sonnolento fra le rovine romane senza rendersi conto dei fasti che un tempo aleggiavano fra le strade dissestate e polverose.
Questa è la Croazia, un paese dalle infinite risorse, bello e triste al tempo stesso, un paese forse ancora troppo incosapevole dei gioielli che lo adornano, come una giovane ed inesperta fanciulla che sia appena salita sul trono e che pensi ancora si tratti di un gioco.

Marco & Ilaria


mercoledì 7 novembre 2007

LAGHI DI SALISBURGO

Estate 2004 -M. Caciolli (Eos 3000N)

A prima vista potrebbe sembrare un classico lago di montagna circondato dalle alpi, ma in questo caso sentiamo di dover dire " l'apparenza inganna".
Siamo infatti in Austria, ben al di là delle catene montuose che incorniciano l'Italia e più precisamente nella regione dei laghi intorno Salisburgo.
Una regione pazzesca, dove l'acqua azzurra dei laghi si confonde con il blu del cielo, dove lo sguardo si perde attraverso i boschi, l'acqua e le montagne circostanti.
Ad 1 ora di auto circa da Salisburgo vi troverete immersi in una realtà senza tempo, dove il canto degli uccelli si confonde con il fischio del vento che increspa le acque cristalline dei laghi.
Una strada costeggia tortuosa questo paesaggio idilliaco, punteggiato qua e là da piccoli aggregati di case colorate nel tipico stile tirolese, dove le persone vivono una vita tranquilla, lontani dallo stress quotidiano delle grandi città.
Molte gallerie attraversano le catene montuose che si specchiano nelle acque dei laghi, mentre la strada che si snoda come un serpente attraversa questo luogo magico, dove lo sguardo del viandante può spaziare all'infinito, beandosi di una natura dolce, fresca, incontaminata e pura.

Marco & Ilaria

LOUVRE

Aprile 2006 - M. Caciolli (Eos 400D)


.... Ancora Parigi, ancora una meraviglia invidiataci da tutto il mondo: il Louvre.
Alcuni sostengono che le piramidi di vetro al centro della piazza siano un deturpamento del palazzo reale, un qualcosa che stona profondamente con l'ambiente circostante.
Noi non lo crediamo perchè nel complesso quelle piramidi di vetro, anche se indubbiamente a livello architettonico poco hanno in comune con la magnificenza del palazzo, creano un'aura quasi irreale, contrastando il vecchio con il nuovo in una cornice del tutto surreale.
E' la visione di insieme quella che colpisce, e quando il turista si trova al centro di quel cortile viene avvolto da un fascino e da una forza magnetica che quasi non si accorge delle differenze, ma rimane attonito di fronte ad un connubio di indubbia ammirazione.
Essere di fronte al Louvre significa sentirsi avvolto dal genio delle opere lì custodite, significa sentirsi quasi minuscolo di fronte alla grandezza e alla universalità di tutto ciò che si trova nascosto fra quelle mura a pochi passi.
Quando poi scendi all'interno il tuo sguardo viene rapito non solo dalle immense sale decorate che compongono il palazzo reale (già di per se stesso un'opera d'arte), ma dalle sculture, dalle pitture, dai busti che in ogni dove adornano le pareti e sembrano guardarti con i loro occhi espressivi e profondi.
Il Louvre non è solo un museo, è Arte allo stato puro, dove gli artisti si cimentano nella riproduzione dal vivo delle opere e dove ogniuno può fotografare quello che più colpisce lo sguardo ed il cuore.
Scorrere per quei lunghi corridoi fra opere immortali, blocca il tempo e ti fa sentire parte di un mondo meraviglioso, dove uomini come te hanno dato il loro contributo eterno alla storia e all'arte.

Marco & Ilaria

Elementi condivisi di Marco & Ilaria